Recensione: CM Storm Mech Keyboard

Prova sul campo

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La Mech, dotata di Cherry MX Blue in dotazione sul nostro sample, è una tastiera che si ama o si odia: gli Cherry MX Blue necessitano di una pressione medio bassa, ma a differenza dei più ricercati in ambito gaming Cherry MX Red e Black, non sono lineari e hanno un feedback molto marcato sia tattile che, in particolare, sonoro. A dire la verità il feedback sonoro è quello più fastidioso ma è una questione puramente di gusti, c’è chi adora il classico suono degli switch ma c’è anche chi lo detesta ritenendolo insopportabile. Personalmente lo ritengo piacevole e utile, soprattutto durante le sessioni di scrittura, e il feedback è talmente riconoscibile da non lasciare dubbi sulla pressione del tasto. Anche in gaming gli Cherry MX Blue si comportano ottimamente anche se risultano lievemente meno immediati rispetto ai classici Red e Black, ma parliamo comunque di differenze minime e che solo i più sensibili noteranno, mentre il comfort in scrittura è al massimo livello. Il poggiapolsi integrato nella tastiera non è molto marcato, ma permette una perfetta angolazione delle mani rendendo la Mech confortevole anche durante lunghe sessioni di gioco/scrittura.

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La retroilluminazione è ben fatta, grazie anche alla verniciatura bianca sotto la cover, ed è possibile scegliere l’intensità su 5 livelli in modo da ottenere la quantità di luce preferita, visto che i led solo bianchi sono molto lucenti. Ottima anche la possibilità di scegliere la retroilluminazione dei soli tasti da gaming così da evidenziare solo la zona della tastiera interessata durante le sessioni di gioco, come il WASD e le frecce direzionali e importante la possibilità di disabilitare il tasto WINDOWS a piacimento. Come detto in precedenza, per effettuare queste personalizzazioni bisogna agire sul tasto funzione FN insieme alle funzioni secondarie dei tasti F1/F12.

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Grazie al chip ARM Holtek HT32 a 32bit la Mech è in grado di gestire un Key Rollover fino a 64 tasti e, grazie al proprio software, può gestire Macro e funzioni personalizzate salvabili in un massimo di 5 profili sulla memoria interna della tastiera. Il software è ben fatto e altrettanto semplice, con 3 semplici schermate: nella prima si può modificare le funzioni dei tasti, nella seconda permette la gestione dei 5 profili salvati e la terza è dedicata alla creazione delle macro.

Infine qualche parola sulla scheda audio integrata nella Mech; il chip audio C-Media DSP CM6300, presente su molte cuffie USB, è un chip di discreta fattura molto simile alle prestazioni delle schede audio base integrate sulle schede madri. Il rumore di fondo è accettabile ma la qualità audio non è delle migliori, in particolare si nota una marcatura molto alta dei bassi e una gestione degli alti un pò approsimativa, di certo non adatta agli audiofili, ma grazie al pannello di controllo C-Media si può intervenire un pò sull’equalizzatore migliorando la situazione. Dove i limiti di qualità si notano meno è proprio nelle sessioni di gioco quindi è di certo un plus apprezzabile da parte di CM-Storm.

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