Recensione: 1StPlayer Black Sir Mechanical Keyboard

Unboxing e prime impressioni

La Black Sir arriva in una scatola nera molto elegante caratterizzata dal layout in rilievo della tastiera bianco mentre nel retro troviamo le specifiche tecniche in varie lingue (italiano non compreso). Una volta tolta la cover nera troviamo la vera scatola in classico cartone, con un raffigurazione molto artistica, che contiene la tastiera. La Black Sir è protetta da un sacchetto bianco e il bundle è costituito solamente dalla tastiera, dal libretto d’istruzioni e dallo strumento per rimuovere facilmente i tasti.

A primo impatto la Black Sir risulta ben costruita e curata nei dettagli, il design è elegante e sobrio ma allo stesso tempo aggressivo il giusto con i due inserti in allumino che staccano il Total-Black della tastiera. Il peso si fa sentire come in tutte le meccaniche e rende la tastiera ben salda alla scrivania mentre il poggiapolsi è piccolo ma integrato direttamente nel corpo della tastiera svolgendo bene il suo dovere.

La versione inviataci da 1St Player è dotata di retroilluminazione bianca e di switch meccanici Kailh in versione Black, ovvero lineari, senza feedback ne tattile ne uditivo e che necessitano di 80cN per essere attuati, quindi parliamo di uno switch da Gaming molto simile ai Red ma con maggior forza richiesta per l’attuazione in modo da evitare pressioni accidentali. Con queste caratteristiche gli switch Black si comportano bene durante la scrittura ma sicuramente non è il suo ambiente naturale.

Tornando invece a parlare della retroilluminazione, la Black Sir è dotata di led bianchi su ogni switch che distribuiscono una retroilluminazione molto omogenea e ben visibile. Inoltre tramite i tasti funzione è possibile abilitare diverse modalità d’illuminazione, effetti alla pressione ed intensità.