Recensione: 1St Player Fire Dancing Keyboard

Prova sul campo

La Fire Dancing si presenta come una tastiera da gioco più economica rispetto alla sorella Black Sir che dispone di switch meccanici Kahil, come abbiamo visto nella nostra recensione, ma comunque dimostra di essere una tastiera ricca di sostanza. La spaziatura dei tasti è ben calibrata e la posizione delle mani è naturale; sarebbe stata perfetta la presenza di un poggiapolsi ma è più una cosa soggettiva. Gli switch a membrana adottati sono di ottima fattura e danno il senso di grande solidità, la forza che serve per azionare il tasto è simile a quella richiesta da uno switch meccanico di tipo Black e garantisce tranquillamente pressioni involontarie dei tasti.

1St Player ha scelto questi switch per garantire un feedback simile a quello di uno switch meccanico ed in effetti riescono nel loro intento, ma purtroppo sono pur sempre degli switch a membrana e con un pò di attenzione si può percepire che il feedback che si riceve è lievemente anticipato rispetto alla chiusura reale dello switch che avviene praticamente a fine corsa del tasto; purtroppo questa caratteristica rende i tap veloci un pochino ostici, ma basta farci un pò la mano, ricordandosi soprattutto di non avere tra le mani una tastiera meccanica, per ottenere buoni risultati.

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Infine la Fire Dancing si dimostra veramente comoda e godibile nelle sessioni di scrittura dove le membrane si trovano più a loro agio e soprattutto il feedback simil-meccanico si dimostra più attendibile, mentre è veramente ottimo il sistema AntiGhosting che dispone di un roll-over di ben 26 tasti simultanei, ben al di sopra della maggior parte di tastiere da gaming a membrana.