Recensione: Rise of the Tomb Raider con Gameplay

Dopo averlo visto uscire per Xbox ONE e averlo tanto atteso finalmente Rise of The Tomb Raider arriva anche su PC.

ss_4ef0868ecfc6b19bc1af18b88cabe33fe8147cf7.600x338Nella nuova avventura che ha come protagonista Lara Croft dovremo seguire le tracce della Sorgente Divina, fonte che leggendariamente ha il potere di donare la vita eterna, fonte che già il padre di Lara (Lord Richiard Croft) aveva ricercato senza successo.

Lara, visto gli indizzi raccolti, parte dunque alla volta della Siberia con l’amico Jonah e da qui ha inizio la parte prologo che funge da tutorial e ci spiega come gestire al meglio le abilità vecchie e nuove di Lara.
Notevole il coinvolgimento a cui porta questa parte iniziale che passa dall’ambientazione Siberiana ad un flash back che riporta al come tutto ha inizio, ovvero due settimane prima a Londra per poi partire per la Siria dove troveremo una situazione climatica ben diversa rispetto alla tempesta Siberiana, con effetti grafici e dettagli veramente notevoli.ss_749f99146e5ebad371e37d95bfab7b17847c1d81.1920x1080

Durante il flashback avremo modo anche di incontrare la Trinità, ovvero un’organizzazione di fanatici religiosi che non vede di buon occhio la concorrenza di Lara nella ricerca della sacra fonte.

Durante questa parte iniziale impareremo a muoverci e vedremo quali sono le capacità di Lara, trovandoci anche a decifrare affreschi, incisioni o scritture in diverse lingue che man mano faremo salire di livello potendo quindi decifrarne di più complessi. Tutto questo fa capire quanto il comparto esplorazione sia importante in questo Rise of The Tomb Raider, con in ogni zona diverse tombe con puzzle intriganti, ma anche un comparto “farming” ben studiato che ci farà rovistare ovunque e cacciare ogni tipo di animale per trovare risorse utili e realizzare nuovo “equip”.

ss_be8bcd75e7dbf8cf7d8c861e15c12211b39f160d.1920x1080Rispetto alla versione già vista su Xbox ONE, la versione PC di Rise of the Tomb Raider ha a disposizione numerose impostazioni grafiche avanzate, dal launcher sarà possibile modificare il livello di antialiasing (anche se, ad oggi, purtroppo non è presente il TXAA di NVIDIA tra le impotazioni), ma una volta in game questa opzione non sarà presente, mentre sarà possibile modificare tutti gli altri parametri, come l’HBAO+ e tutti i livelli di qualità delle restanti impostazioni.

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NVIDIA, come abbiamo riportato in questo articolo, ha prontamente rilasciato i suoi GameReady Drivers specifici per Rise of the Tomb Raider, gioco che introduce anche il PureHair (creato in collaborazione con AMD) per rendere la “peluria” il più realistico possibile (un po’ come il TressFX o l’Hairworks), tecnologia questo PureHair che ha un impatto notevole sulle prestazioni.

Il gioco pare comunque ottimizzato in modo discreto e con una GeForce GTX 970 risulta giocabile in modo ottimale alla risoluzione di 1920×1080 pixel, mentre per giocare in 2560×1440 è consigliabile una GeForce GTX 980 ti.

Nel video potrete vedere come si comporta con un triplo SLI di GTX 980 ti alla risoluzione di 7680×1440 con NVIDIA Surround.

2016-01-29_00001Per concludere possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un gioco veramente spettacolare sotto l’aspetto grafico, con un gameplay vario e ben strutturato ed un doppiaggio convincente. Purtroppo ci sono anche dei diffettucci sotto l’aspetto tecnico e la difficoltà massima fa veramente “ridere” i più bramosi di avere una sfida degna da un gioco come questo

Un ringraziamento particolare va ad NVIDIA Italia per la copia del gioco fornita.