Recensione: Thermaltake Versa N25

Unboxing e prime impressioni

Il Thermaltake Versa N25 arriva confezionato nel classico cartone coi loghi Thermaltake ed una raffigurazione del case in bella vista. All’interno il case è protetto da due classiche protezioni in polistirolo e dal sacchetto in nylon per evitare graffi alle superfici. Una volta aperto troviamo il bundle base composto dal libretto di istruzioni e dal classico pacchetto di viti e fascette indispensabili per l’assemblaggio.

Il Thermaltake Versa N25 offre anche un discreto setup di storage con un alloggiamento per SSD “nascosto” nella parte posteriore, 3 carrelli per dischi da 3,5″ o 2.5″, 1 bay da 5.25″ e 1 da 3.5″. Di base, come già detto, l’N25 arriva con 1 ventola da 120mm montata sul posteriore ed è  dotato di filtri antipolvere nella parte frontale e superiore.

L’alimentatore non è dotato di cover, ma sono presenti le classiche asole per far “sparire” i cavi, l’utilizzo di un alimentatore modulare (nello specifico abbiamo optato per uno SmartSE di Thermaltake) aiuterà nell’avere una build ancora più pulita.

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Il case è dotato di 7 slot di espansione, all’interno è possibile montare VGA fino a 250mm se si vuole mantenere il supporto per gli HDD, altrimenti fino a 360mm. Qual’ora si voglia inserire dissipatori ad aria, l’N25 permette torri alte fino a 160mm, altezza che possiamo definire quasi standard.

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Nella parte alta del case sono presenti, oltre al pulsante di accensione e reset i classici jack audio e mic , 1x USB 3.0 e 1x USB 2.0.