Recensione: Itek Patriot B2

Assemblaggio

Per l’iTek Patriot B2 i componenti scelti per l’assemblaggio sono: processore Intel i7-6800K, un KIT AIO iTek Liquy 240, scheda madre AsRock X99 Extreme 3, Ram Kingston DDR4, una Gigabyte NVIDIA GTX 970 Windforce 3, 2 HD da 3,5”, un SSD e PSU ATX non modulare.

L’assemblaggio del Patriot B2 è molto molto semplice, gli spazi sono molto ampi e la facilità di manovra al suo interno è totale, l’ideale per assemblare hardware di livello enthusiast come quello scelto che non si risparmi in termini sia di prestazioni ma soprattutto in termini di dimensioni. Grazie a questi ampi spazi montare VGA molto grandi come la GTX 970 di Gigabyte non sarà mai un problema, anzi, lo spazio è talmente tanto che non ci sarebbero problemi nemmeno montando uno SLI di queste schede. La qualità dei materiali usati è molto buona e le finiture sono di alto livello, escludendo totalmente la presenza di spigoli vivi. Facilissimo anche il montaggio del KIT AIO Liquy 240, sempre di iTek, nella top del case grazie all’inserto obbligato per il radiatore ed all’ampio spazio disponibile per muoversi all’interno.

Il comparto storage è più che sufficiente seguendo l’andamento del mercato dove la presenza di dischi SSD è in continua ascesa rispetto ai classici HD meccanici, ma che comunque trovano spazio dietro la cover PSU con due solide slitte tool-less.

A proposito della cover PSU, la soluzione di iTek è tanto semplice quanto perfetta e sicuramente ben voluta in quanto permette di nascondere molto bene i cavi in eccesso anche utilizzando, come nel nostro caso, PSU non modulari, in più nasconde alla vista i due HD da 3,5” che vengono aerati dalle ventole frontali grazie a 3 “fori” nella parte laterale della cover.

Gli spazi dedicati al cable management sono ben fatti e numerosi, con le grandi fessure a lato della scheda madre e i più piccoli inserti nella parte bassa sotto alla scheda madre che permettono una gestione dei cavi ottimale anche grazie all’intercapedine sufficientemente grande a gestire i cavi più grandi nella zona dietro la scheda madre senza dover forzare il pannello per la chiusura. Peccato solamente per l’assenza di profili gommati che potrebbero mascherare ancora di più i cavi e non li farebbe sfregare direttamente sul metallo, ma fortunatamente la qualità del prodotto si vede anche in questo caso visto che i passacavi sono rifiniti bene e non presentano punti taglienti nella sezione di passaggio.

Infine ottima l’idea di fornire integrato nel case un semplice fan-controller comandabile tramite una levetta sul top e che permette la regolazione delle 3 ventole da 120mm in bundle su 3 diverse velocità di rotazione o di poterle spegnere a piacimento, soluzione semplice ma che alza ancora di più il livello di questo cabinet.