Recensione: ASUS ROG Sica Gaming Mouse

Unboxing e prime impressioni

Il Rog Sica si presenta in una scatola con apertura a libro, per poter far vedere il prodotto reale senza aprire la confezione, con la classica colorazione e il classico design Republic of Gamers con elencate tutte le possibili caratteristiche di questo mouse da gaming. Una volta aperta la confezione si nota sicuramente un bundle veramente minimal, con soltanto un piccolo manuale d’istruzioni rapide e due adesivi ROG.

Il Sica è un mouse ambidestro simmetrico da utilizzare prevalentemente con impugnatura fingertip e guardando il mouse da vicino si capisce subito che il Sica è pensato, studiato e costruito per essere un prodotto che fa dell’essenzialità il suo punto forte, senza stupire con N mila tasti o particolari soluzioni stilistiche, ma con caratteristiche che faranno contenti la maggior parte dei videogiocatori. Il design è classico e dalle linee molto pulite, con il logo ROG retroilluminato, non presenta tasti laterali e la scocca utilizzata non è un pezzo unico con i due tasti principali, scelta dettata per ottenere maggior reattività nel cliccare.

Capovolgendo il Sica notiamo il posizionamento al centro dell’ottimo sensore PixArt PMW3310 ed i 3 grossi pad-surfer in teflon, ma la particolarità è che possiamo smontare il nostro mouse senza rovinare o staccare i pad-surfer perchè ASUS ha evitato di mettere le viti sotto i pad; ma perchè dover smontare il mouse? Semplicemente perchè il ROG Sica permette la sostituzione dei microswitch dei tasti, una soluzione che stamperà un sorriso gigante in faccia ai giocatori dei MOBA e che potranno sostituire gli switch logori con pochi spiccioli con i modelli compatibili presenti nelle specifiche tecniche.

Completa la dotazione del Sica il cavo USB non sleevato con il plug placcato oro, una soluzione leggermente meno di qualità, ma che rende il cavo più scivoloso e meno soggetto a blocchi rispetto ad un cavo sleevato.