Hackerare la PS4? Basta un Raspberry Pi

Dopo due anni dall’uscita della console di casa Sony, non è presente ancora alcuna modifica, sia hardware che software, che permetta alla PlayStation 4 di supportare gli homebrew e i giochi pirati.

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Il Raspberry Pi

Un gruppo di hacker russi però, sfruttando un semplicissimo Raspberry Pi (dal prezzo di una sessantina di euro), è riuscita a raggirare le misure di sicurezza di Sony. Questo hack è stato sfruttato da alcuni negozi brasiliani, i quali proponevano al cliente una decina di giochi al modico prezzo di 100$ (con un risparmio medio di circa 500$, quindi). Il metodo non è difficile: il Raspberry, invalidando la garanzia, copia sulla console del cliente il dump del sistema di una PS4 a cui erano già stati collegati e installati i giochi, e quindi, attraverso l’utilizzo di particolari account forniti dai venditori, si poteva giocare anche online, senza alcuna restrizione. Se poi questi giochi non bastassero al cliente, bastava sborsare altri 15$ a gioco.

Sony però, ormai a conoscenza di questa pratica, è già al lavoro per chiudere gli account pirata e per prendere provvedimenti contro tutti i coloro che hanno sfruttato questa “falla”.

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