Con il lancio della Geforce GTX 980 Ti di cui abbiamo ampiamente parlato nella nostra recensione, la casa di Santa Clara ha rilasciato ulteriori dettagli relativi a nuove features implementate con la nuova GPU. Partiamo dal GameWorks VR, sottoinsieme di GameWorks comprendente librerie e strumenti di sviluppo dedicati ai produttori di visori VR e sviluppatori di videogiochi, per ottimizzare l’esperienza sulle schede GeForce. Nello specifico NVIDIA ha mostrato come lavora il GameWorks VR relativamente alla manipolazione delle immagini sui visori VR.
L’esperienza immersiva di un visore VR è data dalla deformazione sferica della luce per rendere il campo visivo molto più ampio del normale. Un’immagine deformata però non è renderizzabile in formato nativo ma deve essere ricalcolata dalla GPU che stringerà i pixel sui bordi, gonfiandola rispetto al centro.
L’operazione in se però non essendo ottimizzata, spreca risorse di calcolo non necessarie, renderizzando pixel che in realtà non verranno mai visualizzati. In questo contesto entra in gioco il multi-resolution shading attraverso il quale si ottiene un aumento di prestazioni date dal fatto che la GPU non è impegnata a renderizzare i bordi dell’immagine ma solo la parte centrale.
L’ottimizzazione che fa uso della multi-projection acceleration geometry fornisce un miglioramento prestazionale variabile di 1.3X-2X, rispetto al tradizionale rendering dei visori VR; è inoltre disponibile come parte del GameWorks SDK per gli sviluppatori di giochi VR. NVIDIA ha inoltre fatto sapere che non appena arriveranno sul mercato i nuovi visori, la parte relativa ai driver, profili SLI per il VR e ottimizzazione giochi, saranno già pronti attraverso il GeForce Experience, oltre a varie personalizzazioni relative al visore in possesso dell’utente.
Novità anche sul fronte del G-SYNC di NVIDIA con l’introduzione del Variable Overdrive, una tecnologia anti–ghosting ottimizzata, in grado di rendere più reattivo e preciso lo spostamento del colore su schermo riducendo conseguentemente l’effetto ghosting. Altra novità sempre relativa al G-Sync è la modalità di gioco in finestra con o senza bordi.
La nuova GTX 980 Ti presenta inoltre una nuova architettura che gestisce la memoria in grado di ridurre al minimo eventuali strozzature che potrebbero compromettere le prestazioni. Per ridurre al minimo questo problema, tutte le GPU GM2xx Maxwell utilizzano una nuova architettura di memoria che è stata progettata per consentire alla GPU di usare il memory bandwidth in modo più efficace. E’ stato implementato un nuovo engine dedicato alla compressione del colore di terza generazione oltre al passaggio da 64KB di memoria condivisa con la cache di primo livello (con la prima generazione Kepler) ad un 96KB di memoria condivisa e di ben 3MB di cache di secondo livello. Grazie a questi miglioramenti la GeForce GTX 980 Ti non teme il 4K anzi lo affronta a testa alta anche in singola soluzione, tenendo presente che la trasmissione dati viaggia a 7Gbps.
Nuove funzionalità introdotte anche con le DirectX12 che andranno incontro alle esigenze degli sviluppatori di produrre effetti grafici sempre più ricchi. Tiled resources, bindless textures, typed UAV access oltre a conservative raster, raster ordered views e volume tiled resources. Tutte features supportate dalla nuova GPU. Renderizzare infine scene complesse che utilizzano effeti volumetrici come fluidi, nuvole, fumo, fuoco e nebbia, permetterà alla GPU di usare la memoria in maniera più efficiente, permettendo agli sviluppatori di integrare effetti molto più complessi.
Rimanete sintonizzati sulla DeathCaverna. A breve pubblicheremo nuovi test effettuati con la nuova GTX 980 Ti (2K, 4K, Surround, 2-3-4 way SLI) per spremerla veramente come nessuno ha mai osato prima!