Recensione: Thermaltake WP100

Unboxing e Montaggio del Case

Il Thermaltake WP100 arriva in due enormi scatoloni molto robusti, uno per il W100 ed uno per il P100, con una bella scritta “Heavy” che lascia già intendere la quantità e la qualità del materiale all’interno. Una volta aperte le confezioni si capisce com’è pensato questo tipo di prodotto, ovvero che è tutto completamente da montare! Si avete capito bene, il Thermaltake WP100 arriva completamente smontato e va eseguito tutto il montaggio pezzo per pezzo, ma è proprio questa caratteristica che lo rende un prodotto diverso dagli altri, ovvero che grazie alla sua modularità ci si può sbizzarrire su come personalizzarlo. Il montaggio richiede tempo e manualità, quindi non è un lavoro per tutti, ma la soddisfazione è altissima nel veder avanzare la costruzione del case, la manualistica è estremamente completa e soprattutto è stupendo poter scegliere tra numerose variabili per personalizzare la disposizione dei componenti interni.

Siamo partiti montando il W100 che richiede più tempo rispetto al modulo aggiuntivo P100 e la costruzione inizia con il creare la struttura del case, ovvero l’intelaiatura: nelle foto potete notare che il telaio è formato da 4 montanti impernati alla struttura frontale ed a quella posteriore dove ci sono gli slot di espansione della mainboard. Un’altra struttura portante è l’appoggio della scheda madre, che consiste in un robusto lamierato di enormi dimensioni dove sono già predisposti tutti i tipi di attacco per le schede madri e numerosi passacavi gommati per la gestione del cavi.

Per completare la struttura di base non resta che assemblare la parte inferiore, scegliendo tra la paratia con predisposizione per le ventole o la paratia dotata di passacavi per mettere in comunicazione il W100 con il P100; noi abbiamo anche effettuato una modifica che, a nostro parere, migliora il passaggio cavi tra uno e l’altro, effettuando due passacavi artigianali poichè la soluzione proposta da Thermaltake comporta comunque di passare i cavi tramite le zone predisposte e questo significa vedere i cavi, anche se per poco, attraverso la grande finestra in plexiglass, cosa che a noi non piace per nulla.

Una volta completata la struttura di base non resta che procedere con il resto della costruzione scegliendo la disposizione della componentistica. Abbiamo scelto di montare il P100 sotto al W100 ma anche questa scelta è assolutamente soggettiva perchè la modularità di questo prodotto permette di scegliere la posizione dei W100 e P100 in base alle proprie esigenze e preferenze; come potete leggere abbiamo detto “dei W100 e P100” perchè teoricamente non ci sono limiti di numero di P100 e W100 se non quello dello spazio dove lo vorrete mettere! Giunti a questo punto va scelto dove mettere gli hard disk visto che è possibile scegliere in diverse posizioni. Oltre ai 4 slot verticali presenti dietro la paratia della scheda madre, è possibile installare ulteriori slot (6 in dotazione nel bundle), dotati di slitte estraibili, rivolti verso la zona frontale, quindi accedendo tramite la rimozione del pannello frontale, oppure montando una struttura verticale di fianco alla scheda madre, che dalla foto potete capire più facilmente. Volendo questi slot è possibile metterli, tramite i soliti sistemi, anche nel P100 lasciando il vano del W100 completamente libero per poter sfruttare in altro modo l’enorme spazio interno.

Infine per completare il cabinet abbiamo montato il pannellino I/O dove troviamo 4 porte USB 3.0, il pulsante di accensione e di reset, i led e i connettori jack per cuffia e microfono, abbiamo montanto gli sportelli laterali che dispongono di robuste cerniere ed i due pannelli del top e del frontale che rifiniscono il design e comprendono i filtri antipolvere di tipo magnetico. Questi pannelli sono agganciati tramite clip a pressione rendendo la rimozione per la pulizia dei filtri molto semplice e veloce, ma allo stesso tempo la chiusura risulta ben solida e priva di vibrazioni.

Il montaggio del P100 è praticamente la solita cosa se non in dimensioni ridotte; nel nostro caso abbiamo scelto di montare nel P100 i supporti per le slitte degli hard disk, in modo da lasciare libero lo spazio nel W100. Per terminare l’assemblaggio abbiamo messo nella parte inferiore le ruote per spostare il case, anche se si può optare per dei classici piedi gommati, e abbiamo unito il P100 al W100; questa operazione è semplice e consiste nel mettere i due pezzi l’uno sopra l’altro e unirli tramite vite e dado grazie ai fori passanti già predisposti, rendendoli a tutti gli effetti un corpo unico, ovvero dando vita al gigantesco WP100!

Inutile dire che siamo di fronte ad un prodotto che fa della qualità il suo punto forte, tutti i materiali usati sono ben costruiti, ben rifiniti e dotati di una solidità da riferimento. Il design è soggettivo ed anche se non siamo di fronte ad un prodotto dal design ricercato, perchè si tratta di un enorme scatolone squadrato, Thermaltake è riuscita a renderlo particolarmente accattivante grazie a semplici soluzioni come la totale foratura del frontale che giocando con la quantità di fori presenti per ogni linea riesce a dare quel movimento al disegno da renderlo meno “quadrato”. Inoltre il W100 dispone di una striscia a led Blu che si accende assieme al pc, illuminando la striscia di fori verticali del frontale, donando un tocco aggressivo che non guasta, ma soprattutto l’enorme plexiglass laterale permette di godere della vista interna del PC che, con un pò di fantasia, può rendere il WP100 un vero e proprio oggetto di design.