Recensione: Thermaltake Core P5

Assemblaggio PC nel Core P5

Durante l’assemblaggio del PC si nota maggiormente la somiglianza con i banchetti da test; tutto è molto semplice ed intuitivo, grazie soprattutto alla qualità del P5 e allo spazio a disposizione. L’enorme finestra posteriore permette il montaggio dei dissipatori a scheda madre posizionata e nel nostro caso abbiamo voluto giocare prima con il Water3.0 Extreme S, sempre di casa Thermaltake, con radiatore da 240mm e poi personalizzando un pò un waterblock Raijintek Triton e dotandolo di un radiatore da 480mm, ovvero il massimo che il P5 può montare. Inoltre montando un disco SSD nello slot superiore rimane lo stesso molto spazio per un kit pompa/vaschetta di discrete dimensione, circa 250mm, mentre in assenza del disco si può andare ben oltre questa misura. Purtroppo per il montaggio dei radiatori, come nel nostro caso, è necessario acquistare a parte il kit apposito, scelta che troviamo un pò discutibile vista la tipologia del prodotto; quest’ultimo oltre al serraggio del radiatore permette anche il montaggio di uno o più hard disk da 3,5” di fianco al radiatore.

Il resto dell’assemblaggio è estremamente semplice, non ci sono grandi limitazioni per le GPU di fascia alta quando si utilizzano sistemi di dissipazione ad aria, mentre lo spazio a disposizione si riduce notevolmente quando si utilizzano sistemi a liquido custom, soprattutto in presenza di radiatore e tanica per il liquido. Il Cable management è eccellente riuscendo a gestire facilmente tutti i cavi necessari alla nostra build ed il risultato ottenuto è semplicemente ottimo.