Prime impressioni e prova sul campo
Appena estratte dalla confezione, le ASUS Cerberus quel che colpisce è la dimensione dei padiglioni auricolari da ben 100 mm, il rivestimento a primo acchito da una sensazione di comodità, la cura dei particolari e discreta, la qualità dei materiali (sebbene per la maggiore si tratti di plastica) è davvero buona, l’ecopelle utilizzata è di qualità e la foam all’interno è davvero molto morbida.
Sul telecomando oltre al microfono è presente, oltre allo switch per mutare quest’ultimo, anche la regolazione del volume diretta.
Prestazioni
La sorgente di riferimento per tutti i test è la nostra ASUS Xonar U7 Echelon Edition, scheda che rende sicuramente giustizia a queste ASUS Cerberus.
Questo headset non va a proporre chissà quali tecnologie, ma offrono il classico e semplice Stereo, non per questo vanno considerate come cuffie di “serie B”, anzi il risultato ottenuto è più che convincente, i due driver da 60mm al neodiomio offrono una copertura di frequenza dai 20 Hz ai 20 KHz e valori di impedenza di 32 Ohm.
Il suono che offrono è completo, medi ed alti sono molto convincenti, i bassi sono si corposi, ma peccano un pelo di profondità.
Rumori ambientali, spari, esplosioni, il suono ruggente di un motore, ma anche le conversazioni risultano davvero molto convincenti, l’insonorizzazione dei padiglioni è ideale.
Per testarle in game abbiamo optato per Battlefield 1, DOOM e Resident Evil 7.
Dopo averle utilizzate per qualche settimana possiamo dire che queste ASUS Cerberus siano un ottimo compromesso, ma di certo non adatte all’audiofilo o a chi cerca l’alta fedeltà, delle cuffie che si comportano in modo discreto in ogni ambito, ma che non si “specializzano” per un uso specifico.
Entrambi i microfono offrono un segnal cristallino e pulito, ottimo sia in gaming che in utilizzo mobile, il telecomando on-wire è leggero e poco invadente, comodissimo sia nell’uso mobile che in gaming.
Le conversazioni in TeamSpeak sono ottime, così come le telefonate.