Diamo a “Fibra” quel che è di “Fibra”

No, non parliamo di Fabri Fibra …
Nemmeno delle fibre alimentari…
Stiamo ovviamente parlando della Fibra Ottica, questo oggetto misterioso tutto “italico”, che viene spacciata in tutte le salse, salvo realmente significare il vero prodotto. Finalmente nel 2018 il nostro formidabile Garante ha deciso che il termine FIBRA potrà essere utilizzato solo ed esclusivamente per le connessioni di tipo FTTH/FTTB (Fiber to the Home/Fiber to the Building). Tutto questo, ovviamente, dopo aver subito Nmila pubblicità dove la Fibra compariva da tutte le parti, dove Bruce Willis si è sputtanato facendosi incastonare in tutte le parti della casa per il suo “QUI PRENDE!” o “FIBBBBRA” e dove la gente comune è stata abilmente portata a credere di avere realmente una connessione in fibra.

Ovviamente chiamare Fibra le connessioni FTTN/FTTC è veramente fuorviante perchè le tecnologie vDSL/vDSL2/E-VDSL non sono delle vere e proprie connessioni a fibra ottica perchè la cosidetta fibra arriva solamente alla centralina di zona dalla quale poi si servono le abitazioni tramite rame, quindi è una connessione mista fibra/rame e la qualità del servizio dipende, come sempre, dalla qualità del rame e dalla distanza dalla centralina. Secondo questo concetto di chiamare fibra questo tipo di connessioni miste, anche le connessioni FTTE (ADSL/ADSL2) si possono considerare fibra in quanto, nella centrale dove arriva tutto il rame, il trasporto verrà fatto in fibra, ma inutile spiegare che ovviamente non può essere considerata connessione a fibra ottica.


Quindi, ricapitolando, per l’AGCOM le vere connessioni a fibra ottica sono solamente quelle di tipo FTTH/FTTB (e nel secondo caso ci sarebbe comunque da discutere, ma lasciamo perdere, volutamente non mettiamo il grassetto) ovvero quelle dove la fibra arriva direttamente nell’abitazione o quella dove la fibra viene intestata nel palazzo e solamente la distribuzione verticale nei vari appartamenti avviene tramite rame.